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Per approfondire

Enrico Reycend

(Torino 1855-1928)

 

Marina (1886-90 c.)

Olio su tavola, 21 x 12 cm., inv. 39.

Firmato a sinistra in basso: «Reycend».

Sul verso etichette: «Galleria d'Arte Fogliato / E. Reycend / Marina /

Dott.   «Reycend / Tramonto sul mare».

L'opera è riconoscibile nell'elenco allegato all'inventario d'eredità, collocata nel locale di servizio annesso allo studiolo.

 

Acquistata molto probabilmente presso la nota Galleria torinese Fogliato specializzata nella pittura piemontese del secolo scorso, con i titolari della quale, Eugenio e Gigi, Mane ebbe costantemente rapporti di stima, la tavoletta e il bozzetto o forse la prova in piccole dimensioni di una tela del Reycend esposta assai più tardi presso la stessa galleria con il titolo Alba rosata (cfr. Pittura dell'800, n. 45, Torino 1989, n. 101, ill.). Nella piccola ma scelta raccolta personale di Mallé, che rispecchia il suo apprezzamento per la cultura artistica presente nella Galleria d'Arte Moderna, non poteva mancare una testimonianza di Enrico Reycend, pittore che Viale e Mane stesso avevano contribuito a far apprezzare fin dall'apertura della nuova moderna sede del Museo, mettendo in grande risalto espositivo la collezione di diciannove dipinti dell'artista donati da Roberto Longhi.

Il quadretto è un ottimo esempio della pittura di Reycend, nelle dimensioni 12 x 21 che ritornano assai spesso nelle tavolette probabilmente dipinte direttamente all'aria aperta. Della pittura «en plein air» la piccola marina ha tutta la freschezza di tocco e la lievita di colore che hanno fatto spesso avvicinare Reycend agli impressionisti. Se si pone mente all'affinità — sia per motilità di scrittura, sia per analogia dell'angolo visuale prescelto — di questo dipinto con la Marina di uguali dimensioni, pubblicata da A. Dragone con la data 1887 (Acqui Terme 1989, n. 18), se ne può anche dedurre una datazione approssimativa intorno alla seconda metà degli anni Ottanta. Questa contraddice l'opinione di Mallé che si tratti di «una tavoletta eseguita certo agli ultimissimi anni dell'800 o ad apertura del '900», ma è convalidata dal fatto che in quel periodo la Liguria e il porto di Genova furono presi più volte a modello dall'artista.     

 

Rosanna Maggio Serra, in E. Ragusa (a cura di), Museo Mallé Dronero, L’Artistica Savigliano, 1995, pp.124-125.

 

BIBLIOGRAFIA: Pittori dell'800, 1964, s.n.p.; L. Mallé, 1973, pp. 9-10; ill. p. 10 con titolo Marina.

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